Chirurgia Generale

Domande frequenti

Gli interventi più richiesti

Nelle donne gli interventi più richiesti sono: mastoplastica additivaliposuzione, blefaroplastica, addominoplastica e lifting al seno. In particolare, si è avuto un aumento di richiesta per l’addominoplastica; questo intervento in passato era raro nelle donne ed era dedicato alle pazienti che avevano sofferto di obesità, adesso invece è indicato in tutte le pazienti che desiderino cambiare il proprio addome, anche perché i risultati sono molto belli, con cicatrici nascoste.

Gli uomini invece si rivolgono al chirurgo plastico soprattutto per sottoporsi a blefaroplasticaginecomastiarinoplastica, liposuzione e trapianto di capelli. Negli uomini osserviamo un importante cambiamento nelle mammelle, dovuto anche al tipo di alimentazione, per cui la ginecomastia è uno degli interventi più richiesti. È un intervento veloce che però aiuta gli uomini a sentirsi più sicuri di sé, anche nel mostrarsi in pubblico (per esempio al mare o in piscina).

Il lipofilling: che cosa è?

Sempre più utilizzato in chirurgia ricostruttiva (oltre che estetica) il lipofilling è un autotrapianto di grasso che permette di ricreare volumi persi in seguito a interventi oncologici o traumi e di rigenerare i tessuti di rivestimento, grazie alla presenza di fattori di crescita e cellule staminali adulte. 

Si tratta di una procedura poco invasiva, che comporta il prelievo di piccole quantità di grasso dalle sedi in questo è naturalmente presente (l’addome o le cosce, di solito), un breve trattamento di depurazione in sala operatoria e quindi il suo trasferimento nei punti in cui si vuole ricreare un volume o migliorare la qualità dei tessuti, rendendoli più elastici e vitali. 

Che cos’è la chirurgia ricostruttiva in bariatrica e dopo quanto tempo potrò sottopormi a questo tipo di intervento?

Perdere peso significa avere della pelle in eccesso, soprattutto in alcuni punti dove, dimagrendo, ci si ritrova ad avere delle pliche cutanee, in particolare su addome, interno cosce, braccia e seno. Per risolvere questo problema occorre una chirurgia ricostruttiva per ridurre le pliche, che possono anche generare infezioni cutanee molto fastidiose.

La chirurgia plastica ricostruttiva va affrontata almeno 12 mesi dopo la chirurgia dell’obesità. Inoltre, si consiglia di effettuarla una volta che il peso si sia stabilizzato, in modo da non vanificare l’intervento con la perdita di ulteriori chili in eccesso.

Cosa significa ricostruire una mammella?

Ricostruire una mammella significa ricreare la simmetria con la mammella sana in termini di volume, forma e posizione; il solco mammario, ovvero la piega che si trova nella parte inferiore della mammella, deve essere alla stessa altezza in entrambi i seni. Occorre poi che entrambe le mammelle reagiscano ai movimenti il più possibile allo stesso modo, per esempio quando si alzano o si allargano le braccia, e che abbiano un comportamento simile anche nel processo di invecchiamento e nella relativa e fisiologica caduta dei tessuti.

I casi possono essere molteplici: si va dalla quadrantectomia che prevede l’asportazione di una sola parte di un seno, alla mastectomia bilaterale che comporta l’asportazione di entrambe le mammelle. Vi è poi la cosiddetta nipple-sparing, una tecnica che prevede lo svuotamento della mammella con conservazione dei tessuti di rivestimento, ovvero cute, areola e capezzolo. In questo “sacchetto” vuoto, sotto il muscolo pettorale si inseriscono le protesi.